Sviluppa partecipazione civica e promuove la sostenibilità Per questo motivo il progetto 'Courmayeur climate hub' ha conquistato il secondo posto - a parimerito con il Museo universitario delle scienze antropologiche di Milano- del Premio Areté 2023, nella categoria Comunicazione pubblica. È il più importante riconoscimento dedicato alla 'comunicazione responsabile' in Italia. La cerimonia di consegna del riconoscimento si è tenuta ieri venerdì scorso all'Università Luigi Bocconi di Milano, nell'ambito del Salone della Sostenibilità sociale delle imprese-Csr e dell'innovazione sociale.
Il progetto, che si svilupperà a Courmayeur nei prossimi anni, è stato selezionato dall'Osservatorio per lo sviluppo del concorso, che ne ha valutato l' importanza in termini di partecipazione civica e sostenibilità, apprezzandone il ruolo di hub dedicato allo studio e alla resilienza ai cambiamenti climatici.
Con queste caratteristiche, il programma ha convinto la giuria presieduta da Luciano Floridi, direttore e fondatore dello Yale center for digital ethics, professore di Scienze cognitive della Yale university e professore di Sociologia della cultura e della comunicazione all'Università di Bologna. Il premio è stato assegnato "per l'importanza della valorizzazione sociale, culturale, economica, turistica dei borghi storici, lo sviluppo e la preservazione della montagna e il coinvolgimento dei giovani".
"Siamo onorati di ricevere questo premio- ha commentato il sindaco di Courmayeur, Roberto Rota (nella foto) - che vede impegnati tanti partner e la nostra comunità nell'analisi e costruzione concreta di azioni e risposte che sappiano far fronte e intervenire d'anticipo rispetto agli scenari legati ai cambiamenti climatici che impatteranno sul tessuto sociale, economico e turistico della montagna. È importante lavorare in modo collettivo su questi aspetti per creare consapevolezza e partecipazione della comunità intera. La sfida si vince se ragioniamo come una cordata alpinistica dove studio, affiatamento e preparazione permettono di raggiungere la vetta".
Il 'Courmayeur climate hub' avrà sede negli spazi dell'ex hotel Ange e ha come particolarità di "partire dalle risorse locali, innescando un processo partecipativo: per questo è finanziato con i fondi che il Pnrr ha assegnato ai vincitori della linea B del Bando borghi, legati alla rigenerazione culturale e sociale del territorio", si legge in una nota del Comune di Courmayeur. Ricercatori, professionisti, studenti e creativi sono coinvolti nell'elaborazione di strategie di adattamento ai grandi cambiamenti in atto, focalizzandosi su temi decisivi: i giovani, le nuove tecnologie, l'impatto socio-economico del riscaldamento climatico. Il progetto, che prevede 10 linee di intervento, è stato fortemente promosso da Courmayeur in questi ultimi mesi. Giovedì è stata presentata-prima ai giornalisti, poi a una platea di studenti diCourmayeur- la nuova Biblioteca delle montagne, che con un nucleo di 3.100 volumi della Fondazione Courmayeur Mont-Blanc, consultabili anche online, sarà messa a disposizione della collettività.