Cronaca - 01 ottobre 2023, 06:48

Respinta dal Consiglio di Stato la richiesta di 20 milioni da parte di Savda alla Regione

Respinta dal Consiglio di Stato la richiesta di 20 milioni da parte di Savda alla Regione

Respinto dal Consiglio di Stato il ricorso con cui l'azienda di trasporto pubblico su gomma Savda, (dal 2016 del tedesco Gruppo Arriva), chiede un risarcimento danni di 20 milioni 689 mila euro alla Regione "per il conclamato inadempimento" agli "obblighi di adeguamento delle tariffe di trasporto pubblico locale". La controversia, iniziata nel 2002, riguarda la determinazione delle tariffe dal 1982 al 2001.   

Con un primo ricorso al Tar, dichiarato inammissibile vent'anni fa, Savda chiedeva un risarcimento nonché di accertare l'inadempimento della Regione agli obblighi di adeguamento annuale delle tariffe. Nel 2009 i giudici amministrativi di secondo grado riformano poi in parte la pronuncia, obbligando l'Amministrazione regionale ad adeguare la tariffe per i periodi non ancora disciplinati. Savda presenta cinque ricorsi per far dare seguito all'esecuzione della sentenza, sostenendo che la Regione non abbia rispettato la pronuncia: dopo il chiarimento del Consiglio di Stato, l'ente pubblico, con delibera regionale 1161 del 2016, determina anno per anno le tariffe dei periodi 1982-1986 e 1997-2001.

Nel 2017 i giudici amministrativi di secondo grado respingono il ricorso di Savda, considerando che la Regione ha dato piena esecuzione del giudicato.   

L'azienda quindi torna al Tar, chiedendo la condanna dell'ente pubblico al pagamento di poco più di 20 milioni: ricorso dichiarato in parte infondato e in parte inammissibile nel 2018 (non recava alcuna specifica censura riferibile alla delibera regionale del 2016) e in parte infondato (altre critiche oltre a essere generiche ai limiti dell'inammissibilità erano, comunque, infondate). Sentenza confermata martedì scorso dal Consiglio di Stato.

red.laprimalinea.it

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