"Ancora una volta, dopo i proclami della conferenza stampa tenutasi ieri (venerdì 8 settembre ndr), vogliamo ribadire che l'inizio dell'anno scolastico, come ogni anno, è l'1 settembre e che aver migliorato i tempi rispetto alla composizione degli organici degli ultimi due anni non risolve il problema ormai strutturale della scuola valdostana". Lo scrive in una nota VdA Aperta, la coalizione formata da Adu-Sinistra italiana, Movimento 5 stelle e Area democratica-Gauche autonomiste il giorno dopo l'incontro con i giornalisti dell'assessore regionale al Sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, della sovrintendente agli Studi, Marina Fey, e della dirigente del Personale scolastico, Elisa Furfaro.
VdA Aperta sottolinea che "quest'anno c'erano minori incombenze rispetto agli anni passati" e attacca: "Ancora una volta si scarica parte della responsabilità sulla procedura informatica, quando la stessa è tutta regionale, le assegnazioni e utilizzazioni dei docenti di ruolo sono state concluse il 29 agosto, un nuovo distacco da assegnare alla presidenza della Regione è stato concesso in quello stesso giorno, la situazione delle cattedre rimaste vacanti non si conosce ancora oggi e anche quest'anno la scuola inizierà con orari ridotti, con consigli di classe incompleti, con molti bidelli e accudienti ancora da assumere (sono uscite in questi giorni i bandi per le domande di assunzione ndr) e con il personale della Sovrintendenza agli Studi e delle segreterie scolastiche in una carenza ormai strutturale".
Il Movimento sottolinea ancora, "tra le varie dichiarazioni dell'assessore e della sovrintendente", la possibilità di un ridimensionamento dei posti per i docenti e l'annuncio di sanzioni nel caso in cui un supplente rifiuti una nomina. "Come forza politica autonomista-progressista non possiamo assolutamente accettare che vengano lesi i diritti dei lavoratori- si legge nella nota- e invitiamo l'assessore a pensare alla stabilizzazione di quei docenti e all'utilizzo e dell'autonomia per migliorare".
Adu, M5s e Ad-Ga propongono dunque di introdurre "nuovi parametri per l'assegnazione degli organici, valorizzando le varie sperimentazioni, considerando gli alunni fuori zona e rivedendo i numeri per la formazione delle classi"; affrontare "in modo serio le carenze, immettendo in ruolo e stabilizzando il personale su quelle classi di concorso che da anni sono vacanti, come le cattedre di lettere alle scuole secondarie di primo grado".
VdA Aperta ritiene "scorretto pensare di introdurre sanzioni ai supplenti per obbligarli ad accettare cattedre a part-time o dislocate a più di 50 chilometri da casa". Sull'aumento delle ore necessaria per il sostegno, la coalizione ricorda che le certificazioni degli alunni in difficoltà avvengono "prima della definizione dell'organico di fatto, quindi non capiamo come si possa definire inaspettato il numero di casi da coprire".
In questo caso, VdA Aperta invita l'assessore Guichardaz "ad attivare nuovamente il corso di specializzazione per il sostegno didattico all'Università della Valle d'Aosta e rivedere il contratto del personale educativo della Società di servizi".