Ambiente - 04 settembre 2023, 14:17

Il ghiacciaio del Miage ha perso 100 miliardi di litri di acqua in 14 anni

Il Miage, ormai in prevalenza 'ghiacciaio nero'

Il Miage, ormai in prevalenza 'ghiacciaio nero'

"Le misure effettuate fino ad oggi ci dicono che negli ultimi 14 anni il ghiacciaio del Miage ha perso complessivamente oltre 23 metri di spessore a causa della crisi climatica. Purtroppo, temiamo che il monitoraggio di quest'ultima spedizione ci restituirà una fotografia ancora peggiore. Se la situazione non cambierà, qui come nel resto dei ghiacciai alpini, perderemo grandi masse di ghiaccio e preziose risorse idriche. Ciò significa che avremo a disposizione sempre meno acqua dolce durante le estati secche e calde dei prossimi anni". Ne è convinto Walter Alberto, operatore glaciologico per il ghiacciaio del Miage e membro del Comitato Glaciologico Italiano-CGI,  ora che si è appena conclusa la seconda parte della spedizione di Greenpeace Italia e del CGI su due dei più estesi ghiacciai italiani, per monitorare lo stato di conservazione di questi giganti di ghiaccio, minacciati dall'aumento delle temperature globali.

Dal 2008 al 2022 il ghiacciaio del Miage ha perso 100 miliardi di litri d'acqua. Per avere un'idea, si tratta di un quantitativo di poco inferiore all'acqua potabile erogata ogni anno all'intera città di Milano. Rispetto alla perdita di superficie, il ritiro dei ghiacciai sul massiccio del Monte Bianco è visibile a colpo d'occhio: basti pensare, ad esempio, che nei primi anni Duemila le fronti dei ghiacciai si trovavano circa 500 metri più a valle. 

 

La seconda tappa della spedizione si è svolta dal 31 agosto al 2 settembre sul ghiacciaio del Miage, che si trova nel versante italiano del massiccio del Monte Bianco, al termine di un'estate segnata da ondate di calore eccezionali e temperature record, al punto che luglio che è stato il mese più caldo mai registrato a livello globale da quando esistono le misurazioni elettroniche.

Il Miage è il più grande 'ghiacciaio nero' (ovvero con poco ghiaccio e più che altro ricoperto da detriti) delle Alpi, e uno dei tre ghiacciai italiani con una superficie superiore a 10 km quadrati. La spedizione aveva l'obiettivo di misurare la fusione annuale del ghiacciaio.

"I ghiacciai italiani che si fondono sempre più rapidamente sono l'ennesimo sintomo di un'emergenza climatica senza precedenti, accelerata dalla nostra dipendenza dai combustibili fossili. Dobbiamo smettere al più presto di estrarre e bruciare petrolio, gas e carbone e promuovere le fonti rinnovabili, se non vogliamo assistere a stravolgimenti senza precedenti", sostiene Elisa Murgese, Investigations Officer di Greenpeace Italia, presente alla spedizione.

"Per limitare inoltre la perdita delle nostre riserve d'acqua - secondo Murgese - è urgente ridurre le emissioni di gas serra e proteggere gli ecosistemi chiave per il ciclo dell'acqua come i ghiacciai riducendo gli sprechi di risorse idriche, a partire dai settori a più alto consumo, come l'agricoltura intensiva praticata nel distretto del Po, legata in particolare alle coltivazioni mangimistiche".

 

red.laprimalinea.it

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