Ambiente - 03 settembre 2023, 08:07

Uncem, 'collegamenti e valichi ferroviari e stradali in stato di emergenza'

Jean Barocco durante il suo intervento alla conferenza

Jean Barocco durante il suo intervento alla conferenza

Si è svolto ieri a Moncenisio, organizzato dall'Unione nazionale comuni, comunità ed enti montani-Uncem un incontro dal tema 'Passaggi a Nord ovest: stato di emergenza dei collegamenti e dei valichi ferroviari e stradali'.

Presenti numerosi tra parlamentari, sindaci, presidenti di Unioni Montane, amministratori locali, consiglieri regionali e imprenditori del Piemonte e della Valle d’ Aosta. Tutti gli interventi hanno messo in rilievo la necessità di intervenire sul sistema trasportistico che attraversa le Alpi, con serietà e con uno sguardo complessivo sulle ricadute sulle popolazioni delle comunità locali. Il  tema del raddoppio del Tunnel del Monte Bianco è stato giudicato positivo, per non dire irrinunciabile, dalla totalità degli interventi.

Il consigliere nazionale Uncem Jean Barocco, intervento tra i relatori, ha messo in evidenza "l’utilità, in primis, di sospendere e rinviare al prossimo anno i lavori previsti al Tunnel del Monte Bianco  e la necessità per la Valle d’Aosta di procedere quanto prima allo costruzione della doppia canna al traforo”.

Il sindaco di Mont Cenisio e Presidente Unione Montana Alta Valle Susa, l'avvocato Mauro Carena, si è detto “d’accordo sulla costruzione della doppia canna al Tunnel del Monte Bianco, soprattutto per razionalizzare e garantire efficacia e sicurezza ai trasporti Italia/Francia e una vivibilità migliore per le popolazioni dell’intera Valle di Susa”.

Barocco ha poi sottolineato "la necessità di pretendere la presenza delle comunità locali nei processi di pianificazione e progettazione  delle infrastrutture viabili che saranno costruite nelle nostre Valli". 

Ha  poi proseguito sottolineando che "è necessario pretendere un ristoro economico per le popolazioni che sopportano il sacrificio di avere sul loro territorio infrastrutture a servizio della comunità nazionale ed internazionale. Per raggiungere questi obbiettivi è necessario che le comunità delle valli alpine si confrontino e collaborino quotidianamente e non solo in un momento di crisi come queste”.

red.laprimalinea.it

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