Cronaca - 18 agosto 2023, 16:38

Inchiesta The Stone; Colliard su Cappelletti, 'farà di tutto e di più per incassarsi i suoi soldi'

Inchiesta The Stone; Colliard su Cappelletti, 'farà di tutto e di più per incassarsi i suoi soldi'

Talvolta sprezzante senza mezzi termini, talaltra accomodante e disponibile. Le carte dell'inchiesta del pm Ceccanti su presunti illeciti nella realizzazione del grattacielo The Stone a Cervinia, riportate in parte nell'ordinanza di Riesame evidenziano il comportamento da 'uomo di potere' di Ezio Colliard, 'patron' dell'impresa Vico di Hone, con tutta evidenza intenzionato a ripercorrere i fasti di un suo predecessore anch'egli della bassa Valle, quel Giuliano Follioley che negli anni Ottanta e Novanta fece il bello e il brutto tempo nel settore edile valdostano.

Ma se Follioley si occupava principalmente di cave, strade, muri di contenimento e fabbricati privati e commerciali, Colliard ha puntato sull'edilizia 'di lusso' quella dei progettisti che mirano a diventare archistar; le sue sono operazioni immobiliari ricercate e costose, ma dai possibili ricavi stellari. Dopo avervi riqualificato già alcuni edifici di pregio, a Breuil Cervinia Colliard voleva realizzare il mini-grattacielo The Stone a Cervinia e per la Guardia di finanza e la procura di Aosta era deciso a farlo servendosi di ogni mezzo in sua disponibilità, lecito e non.

Intercettato almeno dal luglio del 2022, Ezio Colliard parlando con diversi interlocutori non nasconde le sue disinvolte strategie per giungere al risultato. Prima fra tutte, ottenere il parere favorevole alla costruzione del maxi condominio dalla Commissione edilizia del Comune di Valtournenche. E ottenerlo celermente, in tempi stretti per evitare ai membri della Commissione "di farsi seghe mentali" e anzi entusiasmarli evitando così di far loro venire in mente dubbi e possibili cavilli (intercettazione n.815, mentre parla con un altro architetto). Per farlo aveva individuato nella Commissione un membro in particolare, l'architetto Valerio Cappelletti, da lui conosciuto da diversi anni e con il quale, secondo il pm aostano Luca Ceccanti, sussiste "una serie di interessi intrecciati".

Parlando con il figlio, il proprietario della Vico srl spiega il "ricattino" (intercettazione 821)  al quale intendeva sottomettere Cappelletti: allettarlo con una concreta, seppur condizionata (dalle azioni che Cappelletti avrebbe dovuto compiere per convincere i membri della Commissione edilizia), chanche di vendita insperata dell'area camper di Valtournenche della quale la società di Cappelletti possiede una cospicua porzione, la più grande. Dalla vendita, Cappelletti avrebbe tratto, per gli inquirenti, un ingiusto arricchimento su una parte del prezzo promesso da Colliard per l'acquisto dell'area, tenuto nascosto agli altri venditori perché oggetto di un sensibile abbattimento nominale del prezzo in origine richiesto (tre milioni di euro)  al prezzo formale di due milioni e mezzo, in realtà ammontante a due milioni e ottocentomila euro, comprensivi dei 300mila euro promessi a Cappelletti per il suo 'impegno'. In cambio l'imprenditore avrebbe ottenuto il voto favorevole dell'architetto in Commissione edilizia ma anche un'attività di collaborazione progettuale e burocratica, nonché di pressione e influenza sui funzionari del Comune.

Nell'intercettazione n. 195 i Colliard padre e figlio commentano l'augurio di un architetto loro collaboratore che Cappelletti "spinga" per "fare andare liscia la cosa" ma "senza mettere piede" visto che "lui è negato... ma ha un suo appeal in Comune e "ci sono in ballo un sacco di soldi e tre acquirenti pronti". 

L'intercettazione n. 4940 mostra Colliard commentare di aver invitato, davanti a tutti, Cappelletti "a svegliarsi" perché adesso "ha lui la palla".

L'intercettazione n.1687 mostra Colliard padre e figlio commentare di avere Cappelletti in loro favore perché "farà di tutto e di più per incassarsi i suoi soldi".

Dalle carte emerge anche che Colliard sosteneva di aver ottenuto "approvazione politica" dal sindaco Jean Antoine Maquignaz e che le autorizzazioni a costruire sarebbero dovute arrivare prima delle elezioni del 21 maggio scorso e dell'insediamento della nuova Giunta. In realtà Maquignaz non si è mai espresso pubblicamente a favore della realizzazione di The Stone e ancor meno di lui il nuovo sindaco, Elisa Cicco, che ha inviato recentemente all'impresa Vico precise richieste di modifica al progetto; modifiche senza le quali sarebbe impossibile a Colliard ottenere l'autorizzazione a edificare.

pa.ga.

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