"Il governo dei proclami facili sta mostrando, a quasi un anno dal suo insediamento, il suo vero volto: arroganza e spregiudicatezza verso i più deboli". Lo si legge in una nota di Valle d'Aosta Aperta -coalizione che raggruppa Adu-Sinistra italiana, Movimento 5 stelle e Area democratica-Gauche autonomiste- commentando lo stop al reddito di cittadinanza.
"Un governo che continua a disprezzare la parte più debole della popolazione, che invece di investire risorse sul lavoro, sulla sanità, sul contrasto al carovita, taglia il reddito di cittadinanza e preferisce reintrodurre, di fatto, i vitalizi e aumentare le spese militari acquistando nuovi carri armati" scrive VdA Aperta.
Che aggiunge: "È profondamente sbagliato accanirsi con disprezzo nei confronti della fascia più debole della popolazione, fomentando odio e rancore tra le persone, continuando a raccontare storielle di divanisti e truffatori quando i dati dimostrano persone reali alle quali, assieme al reddito di cittadinanza, viene tolta anche la possibilità di condurre una vita dignitosa".
VdA Aperta attacca anche il governo regionale di Renzo Testolin: "La maggioranza regionale, messo nel cassetto il reddito di inclusione regionale previsto dalla legge regionale 18 del 2015, ora si allinea al governo Meloni e aspetta nuove indicazioni da parte dell'Inps, lasciando molte famiglie sul lastrico, già private di misure minime come il bon chauffage o il bonus social".