Sanità - 21 luglio 2023, 07:50

Usl, primi 50 esiti degli esami del 'Progetto cuore'

In Valle, è stato coinvolto un campione di 213 residenti ad Aosta (uomini e donne) tra i 35 e i 74 anni

Usl, primi 50 esiti degli esami del 'Progetto cuore'

Sono arrivati i primi 50 esiti degli esami a cui si sono sottoposti i 213 aostani che hanno aderito al "Progetto cuore" per la prevenzione delle malattie cardio e cerebrovascolari. Per tre di loro è stato rilevato un rischio cardiovascolare "alto". A spiegarlo è l'Usl della Valle d'Aosta. La campagna di prevenzione, promossa dal ministero della Salute e coordinata dal dipartimento Malattie cardiovascolari, endocrino-metaboliche e invecchiamento dell'Istituto superiore di sanità (Iss), è stata attuata nella regione alpina dal dipartimento di Prevenzione e dal dipartimento Discipline di Patologia clinica dell'azienda sanitaria valdostana con l'obiettivo di "valutare il profilo di rischio cardiovascolare della popolazione", favorendo "l'individuazione degli ambiti in cui è necessario realizzare strategie di prevenzione, diagnosi ed assistenza".

In Valle, è stato coinvolto un campione di 213 residenti ad Aosta (uomini e donne) tra i 35 e i 74 anni, che ha aderito su base volontaria dopo aver ricevuto l'invito via lettera postale dall'Istituto superiore di sanità. Le persone arruolate sono state sottoposte gratuitamente a una serie di misurazioni (pressione arteriosa, peso, altezza e circonferenze) e alle analisi di sangue e urine. Hanno anche risposto a un questionario sugli stili di vita.

 "Siamo molto soddisfatti della percentuale di adesione all'indagine, tenuto anche conto che per garantire la rappresentatività del campione abbiamo dovuto sovracampionare (213 soggetti rispetto ai 200 previsti dal protocollo)", spiega Anna Maria Covarino, direttrice della struttura Igiene degli alimenti e della Nutrizione". Che, entrando nel merito dei primi 50 referti, aggiunge: "Il progetto si è appena concluso e disponiamo già degli esiti relativi alle prime 50 persone che hanno partecipato all'indagine: il rischio cardiovascolare globale assoluto a 10 anni (ossia la stima della probabilità di occorrenza di primo evento coronarico o cerebrovascolare fatale o non fatale nei prossimi 10 anni) per tre cittadini aostani è risultato almeno del 30% (cioè elevato)".

Covarino spiega che gli esiti riguardanti le tre persone a rischio sono stati condivisi con i relativi medici di medicina generale "invitandoli ad effettuare una valutazione del rischio cardiovascolare globale assoluto ogni 6 mesi". E conclude: "Con finalità preventiva a ognuno dei tre cittadini abbiamo fatto un counselling per l'attività fisica, l'alimentazione ed il fumo, basati sulle raccomandazioni della Esc (European Society of Cardiology) ed Esh (European Society of Hypertension)". L'Usl Vda fa sapere che "nel corso delle prossime settimane, con l'analisi di tutti i dati, ogni partecipante al Progetto Cuore riceverà l'esito dei parametri misurati e la relativa carta del rischio cardiovascolare". 

Agenzia DIRE - red.laprimalinea.it

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