La giunta regionale ha approvato l'avvio di un'istruttoria pubblica di coprogettazione per l'individuazione di un soggetto del Terzo settore in qualità di partner per la progettazione e la gestione dei Punti unici di accesso-Pua integrati con il servizio di Pronto intervento sociale-Pris, per il periodo che va dall'1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2026. I Pua rappresentano, spiega l'assessore regionale alla Sanità, Carlo Marzi, "l'integrazione socio-sanitaria di cui spesso si è sentito parlare nel corso di questi anni, a maggior ragione all'interno del Piano della Salute e del benessere sociale. Sono quei luoghi nei quali le esigenze sanitarie incontrato quelle sociali, ovvero dove si potrà avere un contatto diretto tra tutte le necessità di natura ovviamente sanitaria e naturalmente anche sociale".
L'obiettivo è di arrivare, nel corso degli anni, ad aprirne 13: inizialmente si punterà ad averne uno per ogni Unité des Communes valdôtaines, in quelle strutture che già ospitano gli sportelli sociali, e uno in ognuna delle quattro case della comunità previste dal Piano per la salute e il benessere sociale, domani in discussione in Consiglio Valle, che prenderanno il posto degli attuali poliambulatori di Donnas, Châtillon, Aosta e Morgex, offrendo un'assistenza sanitaria fino a 24 ore su 24, sette giorni su sette.
In ogni Pua saranno presenti medici e infermieri ma anche assistenti sociali, che rimarranno in capo alla Regione, psicologi, mediatori culturali ed educatori. La spesa complessiva dell'istruttoria ammonta a 2,3 milioni di euro per il triennio, di cui 715.500 euro derivano dal Piano a contrasto della povertà a cui sia affiancano altri fondi nazionale esclusivamente dedicati ai Pua.