Com'era prevedibile alla luce delle considerazioni (si possono chiamare così) contenute nell'atto di convalida dell'arresto e contestuale remissione in libertà, il pm di Aosta Luca Ceccanti sta valutando se impugnare davanti al tribunale del Riesame di Torino l'ordinanza del gip di Aosta che ieri ha rimesso in libertà l'imprenditore Ezio Colliard, amministratore unico della Vico srl di Hone, e l'architetto Valerio Cappelletti, membro sino a domenica scorsa della Commissione edilizia comunale di Valtournenche.
Erano stati arrestati nel pomeriggio di venerdì 19 maggio, accusati di corruzione per un presunto accordo volto al rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione del 'mini grattacielo' The Stone. Secondo gli inquirenti l'architetto Cappelletti si sarebbe accordato con Colliard per fargli ottenere il parere positivo sul rilascio del titolo a costruire, ottenendo quale contropartita la promessa di una dazione complessiva di 330.000 euro.
Gli indagati, sostiene il Nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle, "avrebbero pattuito di diluire il pagamento della somma nel tempo, sotto forma di corrispettivo per false consulenze, con un anticipo pari a poco più di 10 mila euro"; denaro versato da Colliard a Cappelletti nel pomeriggio di venerdì 19 maggio in piazza Chanoux con un assegno circolare sotto gli occhi degli stessi finanzieri. Gli avvocati di Colliard (Corrado Bellora e Andrea Giunti del foro aostano) e di Cappelletti (l'aostano Filippo Vaccino) contestano duramente questa ricostruzione: "I 330.000 euro pattuiti tra impresario e professionista sono il compenso del primo al secondo per una complessa consulenza professionale, l'iter autorizzativo per The Stone non c'entra nulla e nulla avrebbe potuto fare Cappelletti (la cui nomina è decaduta con il contestuale decadimento della Giunta comunale di Jean-Antoine Maquignaz e della Commissione edilizia) per favorire in alcun modo Colliard".
Argomentazioni ritenute dal giudice Giuseppe Colazingari "degne di considerazione": potrebbe non trattarsi di una tangente "per la spendita del suo ruolo (di Cappelletti) in relazione all'approvazione del progetto The Stone", come sostenuto dalla procura, ma una retribuzione lecita in caso di successo di un'operazione da 25 milioni 375 mila euro riguardante la realizzazione di un complesso alberghiero nell'ex area camper di Valtournenche in corso di acquisizione da parte di Colliard. Commissione che secondo il gip "appare scarsamente compatibile con un accordo corruttivo", così come "il mezzo di pagamento utilizzato", l'assegno circolare da 10.276 euro che i due si erano scambiati in piazza Chanoux ad Aosta.