Con un patteggiamento su accordo delle parti a un anno di carcere con sospensione condizionale della pena, si è chiuso questa mattina il procedimento penale per omicidio colposo nei confronti dell'impresario valdostano Massimo Facchini per la morte di un operaio nel cantiere della casa di villeggiatura in montagna a Ollomont della famiglia dell'ex ministro della Giustizia ed ex presidente della Consulta Marta Cartabia.
Facchini è il titolare della ditta di Gignod che era stata incaricata dei lavori di ampliamento del garage. Le parti civili sono state risarcite dall'assicurazione; l'impresario, difeso dall'avvocato aostano Corrado Bellora, era anche l'unico presente quando il 3 maggio 2022 Costantin Cobanel, 38 anni, fu colpito fatalmente alla testa e al torace da una putrella metallica di circa 340 chili.
In base alle indagini coordinate dal pm Francesco Pizzato, nel garage al momento dell'incidente, era in corso il posizionamento con un piccolo scavatore della trave a sostegno dell'ingresso, che era stato allargato. Per la procura è stato utilizzato un mezzo non idoneo a sollevare la putrella, che non stava in equilibrio sulla benna e non era vincolata; inoltre l'imprenditore aveva consentito all'operaio di stazionare nell'area di potenziale caduta della barra stessa.
Gli inquirenti avevano anche rilevato carenze nel piano operativo di sicurezza riguardo alle modalità con cui procedere nella movimentazione della putrella-