Commesso per ignoranza o per reali motivazioni politiche, è grave l'atto vandalico compiuto al Parco della rimembranza del municipio di Courmayeur. In questi giorni la Polizia Locale ha notato come siano state asportate le due immagini che rappresentavano le altrettante facce della Medaglia di 'Giusto delle Nazioni' (nella foto) rilasciata dallo Stato d'Israele alla memoria di Don Cirillo Perron, e che erano state realizzate in occasione della celebrazione avvenuta il 24 agosto 2017, giorno in cui era stata scoperta la stele che l'Amministrazione comunale aveva deliberata il 27 gennaio 2017, Giorno della Memoria, per celebrare il ricordo dell'indimenticabile parroco Don Cirillo.
“E’ con grande amarezza - ha fatto sapere il sindaco, Roberto Rota - che registriamo l’assenza totale di senso civico e sensibilità di qualcuno rispetto a luoghi e simboli importanti del nostro patrimonio, ancor più quando rappresentano un valore storico e la memoria di persone che l’intera comunità ha fortemente a cuore, come in questo caso. Un atto deprecabile, che condanniamo, che ci rattrista e che ci auguriamo non accada mai più”.
“Sicuramente chi ha commesso il fatto - prosegue Rota - non ricorda e non sa, ed è significativo, che quella targa ricordava il coraggioso gesto di infinità umanità che ha visto protagonista Don Cirillo, che rischiando la propria vita ospitò per un anno e mezzo, nella canonica della sua parrocchia, un bimbo ebreo di 7 anni, Giulio Segre, facendolo passare per un suo nipote e salvandolo così dai rastrellamenti nazifascisti. A poche settimane dalle Celebrazioni del 25 aprile e di tutti quei valori che abbiamo avuto modo di ricordare e sottolineare, è ancora più amaro e grave tale atto vandalico, che danneggia la memoria di una delle figure più amate di Courmayeur, ancora fortemente presente nella memoria e nei cuori della comunità”.
Nei prossimi giorni il Comune procederà a far ristampare le due facce della medaglia che saranno nuovamente inserite nella targa commemorativa. Intanto il fatto è stato segnalato ai carabinieri di Courmayeur.