Integrazione e solidarietà - 30 marzo 2023, 06:45

Dal Questore Musti al Vescovo Lovignana l’olio del Giardino della Memoria di Capaci

Il vescovo di Aosta, Franco Lovignana, riceve il simbolico dono dal questore, Carlo Musti, accompagnato dalla vicequestore aggiunto, Mariateresa Pino

Il vescovo di Aosta, Franco Lovignana, riceve il simbolico dono dal questore, Carlo Musti, accompagnato dalla vicequestore aggiunto, Mariateresa Pino

Sono trascorsi 31 anni dalle stragi di Capaci e di via D’Amelio (23 maggio e 19 luglio), ma il ricordo dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, delle loro scorte e di quanti hanno perso la vita nella battaglia alla mafia, resta ancora vivo e si perpetua con una serie di iniziative. Tra queste, quella che di ieri mattina alla Curia di Aosta dove il Questore del capoluogo, Carlo Musti, ha consegnato al Vescovo Monsignor Franco Lovignana una boccetta contenente l’olio proveniente dal Giardino della Memoria di Capaci (foto sotto).

Nel luogo in cui avvenne la tremenda esplosione del 23 maggio del 1993, infatti, oggi sorge un giardino, curato dall’associazione 'Quarto Savona 15', che prende il nome dalla sigla radio utilizzata dall’equipaggio della Polizia di scorta al giudice Falcone e che è stata fondata da Tina Montinaro, vedova del capo scorta.

Nel Giardino della Memoria sono stati piantati diversi alberi di ulivo, ciascuno dedicato a una persona delle istituzioni caduta per mano mafiosa. L’olio ricavato dai frutti degli alberi di ulivo è stato donato a tutte le diocesi d’Italia per essere consacrato in occasione della messa crismale della settimana santa ed essere poi utilizzato come olio santo nel corso dell’anno liturgico.

"Si tratta di un gesto altamente simbolico - si legge in una nota della Questura di Aosta - per commemorare le vittime della mafia nell’approssimarsi del 31esimo anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio; un segnale importante, che il frutto nato dalla terra bagnata dal sangue dei martiri di giustizia, possa assurgere a simbolo di redenzione".

red.laprimalinea.it

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