Brilla di una luce diversa - e in tanti se ne sono accorti - l’Albero della Sicurezza realizzato da Francesco 'Franco' Sbolzani con i caschi da lavoro all'esterno dello stabilimento aostano da Cogne Acciai Speciali e da Confindustria Sezione Edile VdA.
L’opera di Sbolzani, che si sta installando in tutta Italia, è composta da una figura di Albero di Natale che prende forma da caschi antinfortunistici montati su una tipica intelaiatura da cantiere, ma ogni albero sarà allestito preservando una propria originalità e diventando un’opera unica e autentica che mira però ad accomunare l’obiettivo di contrastare il lavoro senza sicurezza.
E' stato ideato per la Cas su proposta della Sezione aostana dell'Associazione nazionale mutilati e invalidi civili-Anmil e per l'intervento del sindaco Gianni Nuti, che hanno voluto aderire all’iniziativa per dare un segnale di attenzione anche durante le festività natalizie verso un tema che riguarda tutti i cittadini "e per questo siamo grati a quanti ci hanno voluto aiutare a realizzare questo piccolo omaggio a tutte le vittime del lavoro”, ha dichiarato il Presidente territoriale Anmil Mario Favre.
E Francesco Costantino, Presidente della Fondazione Anmil ‘Sosteniamoli subito’, ha commentato: “Siamo orgogliosi di poter contribuire a ricordare quanto sia importante la salute dei lavoratori, ma anche delle loro famiglie che soffrono per incidenti e malattie professionali, quando non si tratta addirittura di congiunti che perdono la vita per il lavoro, e questi alberi allestiti in tutte le Regioni d’Italia, rappresentano un’opportunità per richiamare l’attenzione su quei lavoratori invisibili: quelli nelle fabbriche, nei campi, nei cantieri o sono solo algoritmi su piattaforme”.
Ma al di là degli interventi ufficiali del 13 dicembre scorso, quando l'albero dei caschi è stato inaugurato e acceso, sono le parole dell'uomo della strada a colpire maggiormente: "La vista dell'albero mi ha emozionata e nel contempo ha smosso una rabbia che sembrava sopìta - ha commentato la vedova aostana Immacolata P. a LAPRIMALINEA.IT - mio marito è morto diversi anni fa, un'ora prima di finire il suo turno di lavoro in un cantiere edile. Mi ricordo le parole di alcuni amici, che mi dissero 'devi essere orgogliosa di lui, caduto sul posto di lavoro...sono gli uomini come lui i veri eroi...' beh, io capisco il senso di quelle parole di conforto ma oggi c'è finalmente una nuova sensibilità rispetto a questo tema perché nessuno deve morire sul posto di lavoro, nessuno si deve 'immolare' nel nome di uno stipendio o di un impiego dignitoso al quale tutti abbiamo diritto costituzionalmente sancito. A me non inorgoglisce la morte di mio marito, lo vorrei qui con me; ho però la consapevolezza che, purtroppo, anche la sua amara fine ha contribuito ad accendere i riflettori sulle stragi nei cantieri e nelle fabbriche".
E un operaio ex Cogne Acciai Speciali ricorda "quando tanti anni fa il fatto di morire in un incidente sul lavoro era considerato un fattore di rischio 'accettabile' rispetto all'importanza di avere un'occupazione e uno stipendio a fine mese. Vedo con grande piacere che le cose stanno cambiando e oggi sono le stesse fabbriche e non soltanto i sindacati a mobilitarsi per sensibilizzare sul problema. Ecco un tema sul quale possiamo dire con certezza che 'uniti si vince'".
Massimiliano Burelli, Amministratore delegato di Cogne Acciai Speciali, dichiara: “Abbiamo accolto con favore la proposta di allestire l’Albero di Natale per la sicurezza sul lavoro di Anmil presso lo stabilimento di Aosta, perché riteniamo e ci impegniamo ogni giorno affinché Sicurezza e Prevenzione siano tematiche prioritarie per la nostra realtà lavorativa. E crediamo che anche attraverso la promozione di questi concetti al di fuori della nostra azienda, attraverso iniziative come quella dell’albero, vi sia l’opportunità di amplificare il focus su questi temi, posizionandoli come elementi propri e fondanti la cultura del lavoro”.
Compartecipa all’iniziativa la Sezione Edile di Confindustria Valle d’Aosta: “Il tema della sicurezza – sottolinea il presidente dell’associazione Laurent Visini – è primario per il nostro settore. Il lavoro e la sicurezza devono muoversi di pari passo e iniziative come questa servono a tenere alta l’attenzione su un argomento di importanza capitale per tutte le aziende”.
Secondo gli ultimi Open Data Inail nei primi dieci mesi del 2022 in Italia sono stati denunciati 595.569 infortuni sul lavoro, con un incremento del 32,9% se comparati alle denunce dell’anno precedente. “Sono grato al Maestro Sbolzani e a tutte le organizzazioni che hanno voluto significare con questi alberi la necessità di mettere al primo posto un impegno corale affinché i numeri del fenomeno infortunistico e delle ‘dimenticate’ malattie professionali, non siano ignorati – continua il Presidente Costantino – e ringrazio coloro che operano all’interno dell’ANCE, che rappresenta uno dei settori più a rischio infortuni, con l’auspicio di riuscire a catturare l’attenzione di tutti i cittadini che si fermeranno a riflettere davanti ai nostri Alberi per la sicurezza”.
“L’allestimento di questi alberi – spiega il Presidente Nazionale dell’Anmil Zoello Forni – è stato possibile grazie all’impegno di chi si è ritrovato vittima del lavoro e svolge nell’Associazione nazionale fra lavoratori mutilati ed invalidi del lavoro un volontariato attivo a sostegno di famiglie che spesso non sanno cosa fare davanti ad un dramma che non avrebbero voluto conoscere, offrendo vicinanza e supporto concreto per affrontare il futuro, organizzando iniziative come questa, sensibilizzando le istituzioni di tutti i territori ma anche mettendo a disposizione le proprie storie incontrando studenti e lavoratori nelle scuole o nelle aziende”.