Si tratta quasi certamente della stessa persona, a cui la sorte ha detto bene per tre volte nell'arco di dodici mesi. L'ultima giovedì scorso, quando uno dei baristi del 'Davit', bar pasticceria nel centro storico di Aosta, si è accorto che era nuovamente sparito il salvadanaio in terracotta, posto sul bancone del locale, che conteneva le mance dei clienti. Monete, per lo più, ma anche qualche banconota da cinque euro.
"Sì, da tempo non lo svuotavamo ed era piuttosto 'carico' - sorride rassegnato il titolare, Stefano Marchesin - lo avremmo aperto probabilmente tra qualche giorno. E' la terza volta in un anno che rubano il nostro salvadanaio e sono sicuro che il ladro sia sempre lo stesso: gli è andata bene la prima volta, ci ha ritentato con successo la seconda e anche la terza".
Chi lo ha preso ha approfittato di un momento di distrazione dei baristi, lo ha probabilmente nascosto in una borsa e poi è uscito dal locale come se niente fosse.
Il 'Davit' ha un rapporto fiduciario con i clienti "e non voglio che la fiducia venga mai meno - assicura Stefano - però fa male dover prendere atto che esistano persone così sciocche e insensibili. Sciocche perché, se scoperto, rubare porta il ladro in galera; insensibili perché quel vaso di coccio contiene i soldini lasciati dai clienti per i nostri dipendenti, un piccolo gesto di affetto e riconoscenza per il lavoro svolto con passione e professionalità. I tempi sono difficili, lo sappiamo, ma se hai bisogno di quegli spiccioli per mangiare puoi sempre chiedere: magari un piatto non ti verrà negato...".