Scientia - 05 luglio 2022, 12:33

Vaccino si, Vaccino no; La Scienzia perduta e La Scienzia ritrovata

L'illustre medico e ricercatore Diego Tomassone, con rigore scientifico inattaccabile, ci illustra i rischi, benefici ed eventuali reazioni avverse nonché informazioni sottaciute sui vaccini anti- Covid, già ipotizzate diciotto mesi fa e pubblicate in buona parte solo adesso

Vaccino si, Vaccino no; La Scienzia perduta e La Scienzia ritrovata

Medico chirurgo piemontese, esercita la libera professione occupandosi prevalentemente di immunologia, pediatria e medicina predittiva, avendo conseguito diversi master post laurea e un dottorato di ricerca in malattie infettive, microbiologia e sanità pubblica.

Esperto di medicine non convenzionali (iscritto nel Registro dell’OdM di Torino per la disciplina Omeopatia), oltre alla laurea in medicina e chirurgia, ha conseguito la laurea triennale in scienze matematiche, e le lauree magistrali in fisica e chimica.

Revisore scientifico della linea editoriale di 'Nature', la più importante rivista scientifica al mondo; editorial board (membro di redazione) di riviste di medicina e fisica; ricercatore affiliato 'Foundation of Physics Research Center' affianca il lavoro di medico a quello di fisico; attualmente dottorando di ricerca in fisica teorica, si occupa prevalentemente di fisica quantistica e biofisica.

Dottor Diego Tomassone 

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"Il 13 gennaio 2021 pubblicai per la nota linea editoriale Byoblu questo articolo, che illustrava in maniera divulgativa ma con rigore scientifico e ampia blibliografia di riferimento, lo stato dell’arte dei vaccini anti-Covid, illustrandone rischi, benefici, e informazioni sottaciute.

Ora, a distanza di circa 18 mesi, quanto li si illustrava come ipotesi, purtroppo si è dimostrato essere veritiero, infatti molti lavori sono stati pubblicati (nutrita bibliografia la potete ritrovare nella lettera indirizzata al Ministero della Salute dell’associazione Contiamoci), dove si illustrano i rischi e i potenziali eventi avversi che questi vaccini possono avere, io stesso, con un Team internazionale di ricerca, circa un anno fa ho pubblicato un articolo dove si ipotizza il meccanismo di danno, sia della malattia che del vaccino, relativo ai fenomeni tromboembolici, mettendo anche in guardia chi ha caratteristiche genetiche particolari, quindi una predisposizione, a questi eventi (ad. es chi ha mutazioni patologiche dei geni codificanti MTHFR e Beta Fibrinogeno, nonché un pannello infiammatorio con soprattutto mutazioni patologiche dei geni codificanti per le IL-6 e IL-10, corre seri rischi di eventi avversi non trascurabili).

Purtroppo ci si dimentica spesso che le prescrizioni terapeutiche non accurate e le reazioni avverse ai farmaci, rappresentano la 3° causa di morte in USA, e la 4° in Europa, come illustra bene la stima del 2008, riportata in un documento di lavoro della Commissione europea, parla di 197000 morti, in un solo anno, per reazioni avverse dannose ai farmaci, e sottolineo che si parla di “stima”, non sono dati certi, infatti questa revisione sistematica della letteratura (ricordo che la revisione sistematica è lo studio scientifico più completo e accurato che si possa fare, perché analizza prendendo in rassegna tutti i lavori pubblicati su un dato argomento), che ha analizzato 37 studi effettuati in 12 paesi diversi, fa notare come ben il 94% delle reazioni avverse non venga segnalato!

Quindi va da sé che una buona pratica medica deve tenere conto di questi dati, a prescindere da ideologie e dalle opinioni politiche, a maggior ragione se si viene obbligati, oltretutto con pesanti restrizioni se non ci si sottomette, a un trattamento sanitario, sicuramente geniale dal punto di vista biotecnologico (la tecnologia a mRNA è tra le più importanti scoperte in campo biofarmaceutico), che però mostra le sue falle quando incontra la complessità del singolo individuo (non a caso infatti si parla di “reazioni” avverse, ovvero di come ogni singolo, unico e irripetibile essere vivente reagisce a un determinato “insulto” esterno).

Sicuramente adottare una politica sanitaria adeguata in tempi di emergenza è una sfida non da poco, proprio per questo però è necessario affidarsi a professionisti competenti, e non violentare la scienza per favorire una politica che spesso usa l’etica e il rispetto come zerbino per pulirsi le scarpe, come è quanto mai necessario informare correttamente la popolazione, essere sinceri e trasparenti, non fare propaganda in stile televendita di batteria di pentole, quando poi tempo pochi mesi tutte le falle vengono a galla.

Un interessante lavoro pubblicato su Nature nel 2021, che amo citare spesso, parla proprio di quanto sia etico (o non etico), proporre obblighi coercitivi, e trattando di genetica, parla di come sarebbe opportuno occuparsi maggiormente delle caratteristiche del singolo individuo, valutando rischi e benefici del trattamento, arrivando a ipotizzare che a fronte di un obbligo sanitario per un determinato trattamento, magari sarebbe opportuno anche obbligatoriamente fare qualche esame preventivo per conoscere i rischi (non credo sia simpatico essere obbligati a qualcosa che non protegge, ma che magari mi causa una trombosi o una ischemia che mi rende inabile al lavoro, evento avverso che con opportuni esami preventivi avrei evitato).

Amo anche citare e ricordare spesso la tabella che vedete qui sotto, che illustra l’ultima fase di sperimentazioni dei vari vaccini Covid-19, dove è evidenziato chiaramente che lo scopo degli stessi non è né ridurre i contagi quindi la catena infettiva, né ridurre i casi gravi, ossia il vaccino o “siero spike” che dir si voglia, non protegge quindi non svolge adeguatamente il suo compito, che sarebbe quello di ridurre i suscettibili all’infezione secondo il modello matematico SIR adottato nelle epidemie (o meglio SEIR parlando di Covid), e questo lo si sapeva perché appunto in tabella leggete bene che questi due obiettivi non erano contemplati.

Concludo quindi dicendo che forse, invece di sospendere o radiare i medici che in scienza e coscienza hanno curato domiciliarmente i malati Covid, evitando veramente molte morti, riducendo il carico ospedaliero, e riducendo quindi i suscettibili in pieno accordo tra l’altro anche con il modello matematico SEIR, il quale contempla anche che i suscettibili si riducano grazie a cure preventive quali il rinforzo del sistema immunitario innato (non appesantisco la lettura con formule matematiche, però chi volesse approfondire qui trova un testo molto interessante di biomatematica), forse sarebbe meglio essere più chiari, trasparenti, precisi e rispettosi della popolazione, soprattutto senza mentire su informazioni che già erano in nostro possesso (se ho anticipato di oltre un anno quanto poi si è dimostrato corretto non è perché sono un indovino, ma perché la Scienza e la Medicina non sono opinioni!), perché senza fiducia non si va da nessuna parte, e prima o poi la popolazione si stufa di essere menata per il naso, ora da uno, ora da un altro 'pifferaio magico'."

La redazione de Laprimalinea.it e non solo ringraziano sentitamente il Dottor Diego Tomassone per aver dedicato in questi ultimi anni sofferti e faticosi di pandemia, le sue intere giornate e nottate alla ricerca sul Sars-Covid19 , alle relative terapie e alla cura dei malati.


Dottor Diego Tomassone-red.laprimalinea.it

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