Lo Zelo di Anubi | 08 agosto 2025, 10:15

Tra silenzi e fusa oggi è la Giornata Internazionale del Gatto

Tra silenzi e fusa oggi è la Giornata Internazionale del Gatto

Il gatto non è soltanto un animale domestico. È un’ombra che danza tra le stanze, un pensiero che fa le fusa sotto la luce dorata del pomeriggio. Ed è forse proprio per questo che il mondo gli dedica un giorno speciale: l’8 agosto, la Giornata Internazionale del Gatto.

E non è l’unica data a lui consacrata. In Italia, dove il micio ha trovato da secoli il suo trono tra le pieghe della vita familiare, c’è anche un’altra ricorrenza: la Festa Nazionale del Gatto, che si celebra ogni 17 febbraio. Due momenti diversi, un solo sentimento: l’amore per una creatura che sfugge alla definizione, ma si insinua nelle emozioni. Queste giornate non sono semplicemente celebrazioni. Sono l’occasione per ritrovarsi in silenzio a guardare un gatto che si pulisce una zampa con gesti antichi e rituali, e ricordare quanto l’eleganza possa convivere con l’indipendenza.

I gatti, nei loro misteri e nelle loro abitudini, ci insegnano la bellezza dell’autosufficienza e il valore delle piccole cose. Vivono tra noi come visitatori discreti di mondi invisibili, capaci di sentire le vibrazioni di un cambiamento prima ancora che si manifesti.In Italia si stima che vivano tra i 10 e i 15 milioni di gatti, una popolazione silenziosa e sparsa, che si insinua nei cortili, nei salotti, nei parchi e nelle periferie. Per molti sono figli pelosi, compagni di solitudine, presenze quotidiane che non chiedono nulla ma sanno offrire tutto. Ma non tutti i gatti sono fortunati.

Le campagne di sterilizzazione restano insufficienti, i rifugi sono colmi, e i volontari — quei moderni angeli del pelo — combattono ogni giorno contro un randagismo che è insieme una piaga e un atto di dimenticanza. Proprio la Giornata Internazionale del Gatto nasce nel 2002 per volontà dell’IFAW (International Fund for Animal Welfare) con lo scopo di far luce su queste ombre. È in questo giorno che si alza il velo su chi vive ai margini, tra i cassonetti e le siepi, in cerca di un pasto e di uno sguardo che non giudichi. Molte associazioni sfruttano questo momento per richiamare l’attenzione pubblica sulla condizione dei gatti randagi, ma anche dei grandi felini selvatici, quelli che abitano le zone dove la natura resiste, minacciati dal bracconaggio e dalla perdita di habitat.

Le tigri, i leopardi delle nevi, i giaguari: fratelli lontani dei nostri gatti, specchi selvatici della loro grazia indomabile. Eppure, nonostante i dolori, queste giornate sanno trasformarsi in luce. Diventano l’occasione per adottare un micio, regalare un dono a un rifugio, scambiare una carezza con chi cerca casa. Sono momenti di poesia vissuta, in cui un bambino scopre che un gatto può diventare amico, e un anziano riscopre la dolcezza di una compagnia silenziosa. Se il gatto fosse una stagione, sarebbe l’autunno: pacato, elegante, malinconico e fiero. Se fosse un libro, avrebbe pagine che si leggono solo con il cuore.

Celebrare il gatto è un gesto di umanità che supera il tempo e lo spazio, perché chi ha avuto un gatto sa che non si possiede mai davvero: si vive con lui, fianco a fianco, come con un vecchio saggio che non ha bisogno di parole.

a.a.