Nel pomeriggio sono arrivati anche i carabinieri del Nucleo artificieri/antisabotaggio di Torino, allertati per precauzione dai colleghi di Aosta come prevede il protocollo in questi casi e anche per quanto accaduto poghi giorni fa a Chambave. Ma di esplosivo non ce n'era e anzi, dopo una giornata di approfonditi accertamenti, è stato chiarito il maldestro tentativo di 'prelievo' ai bancomat di Banca Intesa in corso Battaglione ad Aosta.
Nelle prime ore di oggi, domenica 25 giugno, chi si è recato agli sportelli della banca li ha trovati fuori servizio e coperti da un lungo nastro giallo (in plastica o materiale simile) inserito nelle 'bocche' che rilasciano il denaro.
I primi utenti hanno allertato il 112 e sul posto è arrivato il Radiomobile dei carabinieri, seguito poi dagli specialisti della Scientifica e dai colleghi del Nucleo investigativo che hanno a loro volta richiesto l'intervento degli artificieri e hanno avvisato l'azienda di polizia privata che ha in 'custodia' gli sportelli, ma che però fino a domani non può operare fisicamente in alcun modo sui bancomat.
Nel trascorrere delle ore, però, la dinamica del tentativo di 'svuotamento' è emersa senza quasi ombra di dubbio: chi ha steso quel lungo nastro o ha messo in atto uno scherzo davvero bizzarro che rischia di procurargli seri guai, oppure sperava di mandare in tilt il sistema riuscendo così a far uscire il denaro. La seconda ipotesi è la più probabile, ma se una remota possibilità vi sarebbe potuta essere con i 'vecchi' atm, i nuovi, tecnologici sportelli di cui è dotata Banca Intesa rendono impossibile qualunque tentativo di scasso e men che meno di 'inserimento' di oggetti. Tant'è che per 'aprirli' i malviventi organizzati, quelli veri insomma, si servono dell'esplosivo. Intanto sono state avviate le indagini per scoprire gli autori della bravata: di videocamere che li hanno ripresi prima, durante e dopo la 'nastrazione' potrebbero essercene parecchie.
pa.ga.
